Nei giorni scorsi Cristiana ha postato su FB il video dell'intervento che Nicola Zingaretti ha tenuto durante l'incontro che si è svolto a Roma nei giorni scorsi.
È forte Nicola, mi piace, parole chiare quali lavoro, formazione, diritti dei cittadini, sana autocrtitica, ma soprattutto sembra avere ben chiaro cosa debba essere e cosa debba fare il PD nel fututo prossimo.
Ascoltandolo, allora, mi vengono da pensare un paio di cose. Innanzitutto perdonatemi se ragiono ancora in chiave congressuale ma mi viene da chiedere: dov'era Nicola a quei tempi? Insieme alla cosiddetta nomenklatura, a sostegno della mozione Bersani, diciamo in seconda fila, dato che il suo ruolo di presidente della provincia di Roma lo rende sicuramente molto visibile e conosciuto nel Lazio ma probabilmente non altrettanto conosciuto a livello nazionale. Male. Malissimo. Allora, facciamo due conti. Nicola ha 45 anni. Per i prossimi tre-quattro anni sarà alla provincia, dopodichè immagino che sarà il prossimo sindaco di Roma, facciamo per otto anni. E siamo arrivati al 2021. Nicola, a quel punto, sarà maturo abbastanza per poter aspirare a diventare il leader del centrosinistra, ma sarà anche ben cucinato da 40 anni di ribalta sulla scena politica. Non è possibile, scusatemi.
Il tempo di Nicola è QUESTO, come questo DEVE essere il tempo di Pippo Civati, di Debora Serracchiani, di Cristiana Alicata, di Ivan Scalfarotto, di Sandro Gozi, insomma di tutti i giovani "quadri" del PD che non possono essere tenuti in naftalina per i prossimi anni in ruoli che svolgono o svolgeranno benissimo ma alquanto lontani dalle ribalte nazionali. Il PD sconta l'assenza di appeal presso ampi settori della fascia under 40 dell'elettorato, guarda caso quelli interessati dal massacro della scuola e dell'università e dalla piaga sociale del precariato. Leggevo ieri su Repubblica che il Bersani accarezza il sogno di essere il leader e quindi il candidato a premier del centrosinistra nel 2013. Certo, bisognerebbe prima capire cosa sarà il centrosinistra nel 2013, ma qui si aprirebbe un altro capitolo. Bersani ne ha le capacità, sicuramente, ma non vedo l'appeal necessario per recuperare i voti degli under 40. Ho l'impressione che a molti di loro Bersani, e l'attuale leadership del PD, non dica molto. Non suscita passioni forti. È tempo che i "vecchi" leader del PD capiscano, se hanno davvero a cuore le sorti del Paese, che si può fare a meno di loro, non sono indispensabili.
Allora avanti Nicola, avanti Pippo, avanti Debora. È questo il vostro tempo. Adesso.
Archivi giornalieri: 15 Marzo 2010
Ancora una strage
Anche oggi aggiorniamo il conto…ma quando diventerà un'emergenza nazionale?