Ma quando Bersani parla di persone leali a chi si riferisce? Certo che ce n'è bisogno! Allora serve, da parte del segretario, anche una sana prova di forza per esercitare appieno la sua leadership e provare ad affrancare il partito ed affrancarsi, lui stesso, da un pò di persone dell'attuale gruppo dirigente che la lealtà non sanno nemmeno dove sta di casa. Bersani parla bene, ma non riesco a scaldarmi quando lo sento. Ci provo. Giuro. Quando si incazza mi piace ancora di più. Grande sulla Gelmini. Però poi penso a quante volte ho sentito parole come le sue, a quante prove di inettitudine politica abbiamo dato dal '98 in poi (facciamo dal '96, dimenticavo la Bicamerale di Baffino), a quanta fiducia malriposta. Penso alle sue parole sul sud e sulla criminalità e mi viene in mente Crisafulli. Penso a Latorre. Penso a D'Alema. Penso a chi prima dell'Assemblea si accorda per un documento comune ma intanto affila le armi. Allora mi ammoscio e mi convinco che nonostante i bei discorsi non è così che ci riprenderemo i voti persi a sinistra e non può essere così che recupereremo l'astensione crescente nella nostra parte. Spero di sbagliarmi.
Archivi giornalieri: 22 Maggio 2010
Non osate criticare
Un tempo (non tanto lontano) si diceva che i professori erano tutti comunisti. Adesso la situazione è cambiata. È tutto il personale ATA che, nel caso in cui rilasci dichiarazioni circa le condizioni disastrose nelle quali versa la scuola italiana, diventa pericolosamente sovversivo. Ecco un'altra forma di censura. Guai a chi osa criticare il governo e la ministra Gelmini. Meno male che oggi ci ha pensato Bersani a chiedere alla minista di rompere di meno i coglioni a chi a scuola ci butta il sangue ogni giorno.