Non chiamateci terzo polo. Vabbè, vi chiamerò Peppe, meglio così?
Quello che salta agli occhi è la parabola di Cicciobello Rutelli. Forse qualcuno dovrebbe ricordargli i tempi in cui si contendeva con Fini la poltrona di sindaco di Roma. In effetti è passato tanto, ma tanto tempo. Era solo il 1993 ma a distanza di 17 anni i protagonisti della politica sono sempre gli stessi.
O forse qualcuno dovrebbe ricordare a Rutelli & co. che sono in Parlamento grazie ai voti degli elettori del PD e visto che il sistema elettorale fa a pugni con il vincolo di mandato decenza vorrebbe che si dimettessero da parlamentari. Ma questo è decisamente troppo, anche per Cicciobello.
Archivi giornalieri: 3 Agosto 2010
Il boomerang
Arrivano i paladini della legalità. Anni dopo il 61-0 Granata si accorge che la mafia condiziona il voto in alcune aree del paese. I Fellini (o Felloni) strepitano su un tema che avrebbe dovuto essere anche del PD, tutta la vita. Ma non possiamo più scagliare la prima pietra. Troppo tardi.
O tempora, o mores.