Pubblico più che volentieri la lettera aperta scritta da Emanuela Marchiafava, responsabile comunicazione del PD di Pavia. Che dire, da sottoscrivere in toto.
Cari D'Alema, Veltroni, Bersani… ora basta
“Siamo tutti stanchi e delusi da un partito che si comporta peggio dell'orchestra del Titanic. Quelli almeno mentre la nave affondava suonavano bene. I nostri orchestrali invece si lanciano addosso gli strumenti l'uno con l'altro e tirano gli spartiti al Direttore. E strumenti e spartiti glieli abbiamo comprati noi.”
E’ la definizione più calzante del Partito Democratico che ho letto finora e, se la parola “libertà” significa ancora qualcosa, vuol dire avere il diritto di dire alle persone ciò che non vogliono ascoltare.
In questo ultimo mese ho letto la lettera di Veltroni e poi quella di Bersani: e mi sono cadute le braccia.
Poi ho letto sull'Unità di Enrico Procopio, 18 anni, iscritto al PD, che si sveglia un'ora in anticipo prima di andare a scuola per volantinare davanti alle fabbriche, per non lasciare soli gli operai che stanno perdendo il lavoro.
E poi…ho conosciuto il nome di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica, quando lui ormai non c'era più.
Il PD che abito io è questo, era quello di Angelo e che ora è di Enrico che dice: ho 18 anni, sono di sinistra ma non urlo: ragiono, uso il mio ragionamento per confrontarmi con chi mi contrappone opinioni assurde, sbagliate, razziste e le demolisco con parole sensate ma implacabili.
E io lo dico con lui. In un momento in cui molti sono già pronti a schierarsi, a ridistribuirsi sullo scacchiere, come si dice in gergo, io, noi, in tanti ci rifiutiamo di farlo.
Berlusconi ha fallito e la dirigenza nazionale del PD sta a giocare al piccolo chimico, con le formule e le alchimie delle alleanze …
Scrivo ora per dire nero su bianco BASTA.
Non ce l'avete fatta.
Tutti voi, tutti quelli della vostra generazione.
E' ora di basta, non ce l'avete fatta.
Avete tanta esperienza, ma avete anche sbagliato tanto.
Mettete tutto, la vostra esperienza, i vostri errori, la vostra intelligenza, al servizio per una volta tanto degli altri,
ossia del PD, del nostro paese, ma soprattutto di chi ci crede e ci lavora, nell'uno e nell'altro.
Basta, io sto dalla parte del PD.
Di Enrico Procopio e di Angelo Vassallo, di chi vuole risposte e di chi cerca di darle.
Vogliamo dare una risposta a Pomigliano e ai precari,
alla scuola sfasciata,
all'Università che non forma più il futuro di questo paese,
alla sanità che fa morire invece di guarire,
alla mobilità monca d'infrastrutture moderne,
alle partite ive strozzate,
agli imprenditori soffocati dalla crisi e a volte anche dalla criminalità organizzata.
“In nome di cosa continuate a sentirvi migliori?”
Eleaonor Roosvelt diceva che “nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso”.
Io non ve lo do