Al commissario del PD Lazio, sen. Vannino Chiti.
Caro Vannino,
ti scriviamo riprendendo i contenuti della lettera che ti abbiamo spedito in precedenza, e che centinaia di iscritti del Lazio hanno firmato.
In questo momento così difficile per il Paese vogliamo mostrare tutto il senso di responsabilità necessario, ma non riteniamo giusto "mollare" la presa su alcuni temi importanti, primo fra tutti la questione morale interna al partito che è poi decisiva affinché il partito sia credibile sul tema anche quando si offre come candidato alla guida del Paese.
Ora che è finito il congresso romano e alcuni comuni hanno concluso o stanno svolgendo le primarie – ti ribadiamo la necessità urgente di:
1. avere informazioni sulla regolarità dei contributi degli eletti del PD nella regione Lazio.
2. attendiamo inoltre di sapere se il PD Lazio si doterà di uno strumento elettivo, qualora siano previste le primarie per i candidati alle cariche parlamentari come alcuni PD in altre regioni hanno già predisposto.
Non sappiamo ancora, nel momento in cui scriviamo, se si andrà a votare per un nuovo Governo e nemmeno se la città di Roma verrà travolta dall'inettitudine di Alemanno e quindi andrà al voto insieme al Paese.
Sappiamo però che la credibilità del nostro partito, passa anche per il rispetto delle regole che internamente ci siamo dati. Regole che consentono al partito di funzionare, di essere luogo di democrazia e non aggregazione di pochi potentati personali.
Chi viene eletto nelle liste del PD ha dei doveri nei confronti del PD che sono doveri nei confronti del Paese.
Il nostro partito non ha e non deve avere proprietari. Non ha e non deve avere finanziatori occulti.
I nostri circoli sono e devono rimanere liberi e questa libertà passa per l'autonomia finanziaria che, spesso, oggi manca e mette a serio rischio la sopravvivenza e il fondamentale lavoro di presenza e cura sul territorio.
In particolare, solo un partito finanziariamente sano può garantire questa libertà e investire sulle nuove generazioni, sulle competenze e sulle donne, cioè su una potenziale classe dirigente che oggi non avrebbe i soldi per affrontare campagne elettorali autofinanziate. Aggiungiamo che è scandalosa la cifra che alcuni eletti nell'ultimo consiglio regionale hanno utilizzato per se stessi (persino per ringraziare i propri elettori) confrontata con i soldi che il Partito aveva a disposizione.
E' importante che anche in vista di prossime scadenze elettorali, la situazione sia trasparente e permetta ai nostri iscritti ed ai nostri elettori di fidarsi di tutti coloro prenderanno "servizio" nelle cariche pubbliche sotto il nostro simbolo.
L'occasione ci è gradita per confermarti la nostra fiducia e la nostra collaborazione.