La situazione del PD di Gaeta sta assumendo risvolti che rischiano di rasentare il grottesco.
La decisione del direttivo comunale di abbandonare l’amministrazione Raimondi, assunta in assoluta assenza di dibattito interno, rischia di mettere fine ad un’esperienza amministrativa che vede coinvolto il Partito Democratico in una delle maggiori città della Provincia e di produrre ulteriori fratture all’interno di un PD già sufficientemente provato dalle recenti vicende congressuali.
La giunta Raimondi si muove all’interno del solco tracciato dall’assemblea provinciale del Partito, che ha approvato all’unanimità un documento di indirizzo che impegna il PD alla ricerca di convergenze più ampie possibili con i partiti del centrosinistra “classico” nonché con i movimenti civici.
La fuoriuscita dalla giunta di un pezzo del PD che si rifà alla Margherita per cercare convergenze con l’UDC locale in vista delle elezioni amministrative appare come il tentativo velleitario di una corrente locale del Partito che sacrifica anni di buona amministrazione, la possibilità di continuare ad amministrare la città con l’apporto proficuo dei movimenti civici e l’intero centrosinistra nel nome di un progetto politico debole e che appare, ad oggi, mosso esclusivamente da aspirazioni personali.
Risulta peraltro un unicum a livello nazionale l’esistenza, all’interno di un Consiglio Comunale, di un gruppo de La Margherita, come a voler marcare a priori le differenze all’interno di un partito che, nella testa di qualcuno, evidentemente, non è mai nato.
Desidero quindi esprimere tutta la mia vicinanza al consigliere comunale Luciani e all’assessore Di Perna, che, con lealtà e responsabilità, non hanno fatto mancare il loro appoggio all’amministrazione e continuano a rappresentare, con la loro azione politica, lo spirito originario con il quale tutti ci siamo sentiti parte del progetto PD.
Confido nell’equilibrio e nella saggezza del Segretario Provinciale del PD Enrico Forte che saprà indirizzare, con la sua moral suasion, i protagonisti della vicenda di Gaeta verso una soluzione che sia la più confacente possibile al ruolo che il PD deve svolgere nell’amministrazione delle città.
Ritengo però necessario un intervento del Commissario Regionale del PD Vannino Chiti per evitare che le spaccature presenti all’interno del PD di Gaeta si riverberino negativamente sul partito provinciale e regionale, un lusso che il Partito non può permettersi in vista dei prossimi appuntamenti con le elezioni amministrative e politiche, qualora la legislatura attuale abbia termine prima della sua naturale scadenza.