Poi sei costretto a ripetere da 17 anni le stesse cose: e i magistrati metastasi, e la riforma della giustizia, e meno tasse per tutti, e meno clandestini, immigrati, cinesi, arabi, musulmani, moschee, froci (anzi, femminielli), atei. Meno diversi, più uguali. Alla nostra tradizione celtico-cristiana. Al nostro Cristo con l’ampolla e il «sacro prato». Al nostro crocifisso inchiodato a due passi dal sole delle Alpi. Ma sempre, e comunque, nel nome della «rivoluzione liberale». Sì, anche questo lo devi ripetere per 17 anni.
Fabio Chiusi, qui.