Archivi giornalieri: 29 Luglio 2011

W Zapatero, W la Spagna

Zapatero annuncia che non si ricandiderà…sette anni Primo Ministro sono troppi, si ritira a vita privata…che bello!!! Parlerò del mio partito, di quello che fanno gli altri non me ne frega una beneamata. Penso a D’Alema, che sta in parlamento non si sa più da quanto tempo, penso a Veltroni che nel 1971 (!) era già consigliere comunale a Roma, penso a Franceschini, che oggi spara sui giornali un “che mi frega” e sono vent’anni almeno che sta tra i maroni (non Bobo), penso a PiGi che vent’anni fa circa (!!!) era già presidente dell’Emilia Romagna. Non ce la faccio più a vedere le cozze del mio partito aggrappate alla loro insostituibilità e poi leggere di Zapatero. Ecco, l’ho detto, mi sono liberato!

Si, chi se ne frega!

Franceschini, ma chi se ne frega della grande-santa-super-inevitabile alleanza! Ma basta! Ma invece di evocare la Resistenza, riusciamo a delineare un progetto per il Paese che non si regga solo sull’antiberlusconismo e sulla chiamata alle armi? Ce l’abbiamo, come PD, un’idea di come vorremmo l’Italia tra vent’anni? Se si, tiriamola fuori e vediamo chi ci sta. Se no, andatevene a casa perchè sono vent’anni che fate politica inutilmente. Tra l’altro, non sei più il segretario del PD da un pezzo. Quindi, al limite, ‘ste cose falle dire a PiGi.

Lega Nord? Problema risolto

Entra in vigore il permesso di soggiorno a punti per gli immigrati. 

In due anni dovranno imparare come funzionano il Parlamento e il governo, cosa dice la Costituzione, come si usa un congiuntivo, quali sono le regole civiche del nostro Paese. Dopodiché gli stranieri regolari che hanno chiesto il permesso di soggiorno faranno la conta dei crediti acquisiti. Una sorta di “pagella dell’immigrato”. Con almeno trenta punti, saranno promossi e otterranno di fatto la carta di soggiorno. Con meno di trenta crediti, ma più di sedici, saranno “rimandati” e avranno un anno di tempo per recuperare. Con zero punti o meno, risultato a cui si arriva ad esempio con una condanna penale, scatta la bocciatura, che significa espulsione immediata.

 Un provvedimento fortemente vouto dalla Lega Nord, s’intende. E allora, considerando i richiami del Presidente Napolitano per la farsa dei ministeri al nord (scarsa conoscenza della costituzione),  considerando le opinioni ormai note di esponenti della Lega su Islam, immigrati, rom, gay (la ben nota sensibilità dei Leghisti per le regole di convivenza civica), considerando la lezione del Trota sulla comunicazione (conoscenza della lingua italiana) e considerando, infine, la fedina penale di Umberto Bossi e Bobo Maroni, se ne deduce che a breve di Leghisti, in giro, ce ne saranno davvero pochi.