Il parroco, il vescovo, la Polizia lo sanno bene che durante le processioni i camorristi fanno a gara per portare le statue dei santi. Uso distorto della religione a parte, è il consenso sociale che rende invulnerabile la criminalità organizzata. L’antistato sostituisce le Istituzioni, la scena dei due poliziotti che armi in pugno inseguono i camorristi mentre la gente scappa e le donne proteggono il vescovo dà la misura di chi, effettivamente, controlla il territorio. I camorristi saranno presi e puniti dagli stessi camorristi. La camorra è lo Stato. Se lo Stato e la politica (quella sana, non quella collusa) non si riappropriano del territorio, facendo sentire la loro presenza con la scuola, il lavoro, il sostegno alle persone oneste, temo che l’Antistato continuerà ad essere invincibile.
Archivio mensile:Agosto 2011
Brucia Londra, brucia
“La gente non decide da un giorno all’altro di appiccare le fiamme. È un lungo processo. Sono tutti gli abusi subiti, tutto il malcontento covato per anni a scoppiare. Ecco cosa succede quando una comunità viene abbandonata a se stessa, quando la politica non se ne fa carico. Condanno le violenze, ma solo in parte. Condanno molto di più la violenza economica: la disoccupazione, la mancanza di opportunità che nega ai giovani un futuro. È una violenza che non viene riconosciuta. Ci si sofferma sul sintomo e non sulla patologia: il sintomo sono le violenze di sabato, ma la patologia è l’alienazione di un’intera comunità lasciata a se stessa”.
Nelle parole di Lee Jasper, “leader” delle proteste in atto a Londra e nel resto dell’Inghilterra, il fallimento delle politiche economiche e sociali del Regno Unito. Ken Loach ci andrebbe a nozze, con una sceneggiatura del genere. Ma non è che in Italia stiamo messi meglio. Mancano solo le rivolte per strada. La disoccupazione, la mancanza di opportunità che nega ai giovani un futuro c’è tutta. Ci salva solo il welfare familiare.
Nuove forme di comunicazione
Sud
Ma anche il PD, al sud, cosa ha fatto? Quante cose “non finite” ha lasciato? E quante ne rischia di lasciare ancora?
Ma bomba o non bomba (noi arriveremo a Roma)
Aledanno, il Sindaco più incapace d’Italia, non sa nemmeno che i metal detector, al Colosseo, non ci sono più. Per fortuna il suo amico sottosegretario Giro gli rinfresca la memoria. Aleda’, ma quanno te ne vai?
A ciascuno il suo
“Perché se a chiederti di cambiare è un governo fatto di partiti personali e di persone che riproducono i tuoi vizi antichi: come fai a credergli?”
“L’immobilismo e l’impotenza di Berlusconi sono diventati il problema dell’Italia, ma la tragedia del Paese è che le opposizioni non hanno usato il lungo tempo del crepuscolo berlusconiano per diventare, esse, la soluzione che il Paese attende.”
La crisi economica Italiana ha cause esogene e cause endogene, come ci ricordano, oggi, Luca Ricolfi e Ilvo Diamanti.
Lavoro, lavoro ed ancora lavoro
“Agostino è stato licenziato per un piatto di maccheroni da super manager dei due mondi che guadagnano 500 o 1000 volte più di un loro dipendente.”
Agostino non c’è più.
Un grazie grande come una casa a Francesco, che ci ricorda i drammi legati al lavoro e alla dignità degli uomini. Ferita, mortificata, lesa ogni giorno dalle leggi del mercato e da falsi salvatori della patria.
Una questione di priorità
È tornato a Kiev, la sua città, “per un vero combattimento, quello per i valori democratici e il loro sviluppo in Ucraina”.
Memoria corta
Ricordiamoci, ogni tanto, che c’è una guerra in Libia. Così, per la cronaca.
Auguri a Paola e a Ricarda
“Cara Ricarda ed Annapaola,
Solo voi potete sapere quanto è stato duro, difficile ed anche doloroso arrivare a questo giorno di felicità. Purtroppo io non sarò con voi ma ci saranno fratelli e nipoti che vi faranno sentire l’affetto che meritate. Già da domani tornerete ad affrontare l’intolleranza e in qualche caso addirittura l’odio per chi ha fatto una scelta di amore. Un amore diverso ma non per questo meno intenso e meno puro. Ho oltre 80 anni e neanche per me è stato facile capire e d accettare fino in fondo. Ma quello che voglio dirci è né a me né ad altri che dovete rendere conto, ma solo l’una all’altra. Perché il diritto di amarvi è scritto più in cielo che in terra. “In paradiso i matrimoni non ci sono ma l’amore si”. Benvenuta tra noi Ricarda. Per me sarai una figlia, sorella degli altri miei figli e come loro ti amerò.
Paola voglio ringraziarti per avermi donato ancora a questa mia tarda età la voglia di ribellarmi all’ingiustizia.
Auguri Papà”.