Ce ne parla Cristiana.
Sono convinta che a pensarla come noi sono molti più di quelli che pensiamo. Tocca solo arrivare a loro in qualche modo.
In sostanza la maggior parte di noi accoglie il richiamo di Bersani alla responsabilità. Che non significa che non siamo più per le primarie.
In molta sintesi abbiamo deciso:
1) La stesura di un documento in cui, a prescindere da chi sarà segretario e come lo sarà, tenga il punto su alcune questioni che consideriamo fondamentali: primarie per camera e senato, trasparenza di bilancio, intervento drastico nei territori dove il PD si è spaccato e/o ha perso in modo disastroso, forte ripresa dell’attività di partito anche come controllo e contributo al lavoro degli eletti in consiglio regionale, stesura metodologia per le nomine (sempre che si decida di parteciparvi, ma almeno venga attuato un percorso politico che lo decide e poi le gestisce su base meritocratico).
2) di chiedere trasparenza sul processo di candidatura. Servono 40 firme in assemblea o 300/500 di iscritti in 3 coordinamenti. Iscritti fino a che data? Entro quando vanno consegnate le firme? Esiste un modulo preposto? Riteniamo che in ogni caso questo processo debba essere accessibile e trasparente, proprio per dimostrare che e’ aperto a tutti. .
3) Alcuni si sono incaricati di raccogliere i regolamenti già esistenti su primarie per camera e senato e di organizzare un incontro pubblico sul tema e comunque produrre del materiale per dare un contributo al PD Lazio e non farci dire che non c’è stato tempo di scriverlo. Oppure che se a livello nazionale non si decide per le primarie che il Lazio si impegni a farle.
Facciamo tutto questo per il bene del partito, perche’ pensiamo che la politica del ribasso e del compromesso questo Partito lo stia distruggendo.
Per lo meno ci stiamo provando.