Se quanto stabilito oggi dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato in tema di legge elettorale sarà effettivamente promulgato nelle settimane prossime, potremmo finalmente dire di essere arrivati al punto più basso di questi venti anni di merda. Un emendamento proposto da Francesco Rutelli, ex tutto che se solo avesse avuto un minimo di dignità in Senato nemmeno avrebbe dovuto esserci, visto che sta lì con i voti miei e di tutti quelli che hanno votato PD e poi se n’è andato per fondare un partito tutto suo. Un partito che con un consenso da prefisso telefonico decide, insieme a quelli che già hanno votato il porcellum (PDL, Lega, UDC), di impedire ai cittadini di scegliere da chi vogliono essere governati. Di PDL e Lega nemmeno parlo. L’UDC non fa altro che il suo mestiere, galleggiare e provare ad essere l’ago della bilancia con l’unico intento di perpetuare loro stessi e il loro piccolo-grande potere, spesso collusi con la criminalità, e ‘vafanculo il bene Paese, del quale Casini si riempie spesso la bocca. E peccato per chi sta perdendo tempo appresso a ‘ste merde da mesi, quando tutto era ed è chiaro. Io penso che invece di blaterare un’intera classe dirigente del PD che persegue l’alleanza con i moderati dovrebbe autofotonizzarsi all’istante. Altro che rottamazione, qui Renzi non c’entra una mazza. Dovrebbero solo dire: abbiamo preso l’ennesima cantonata, è l’ultima, adesso facciamo cadere il governo, si va al voto con la legge che c’è, i parlamentari li facciamo scegliere ai cittadini con le primarie e noi non ci presenteremo. Ciao a tutti.