Il vuoto pneumatico applicato alla politica, da mesi e mesi. Una segreteria fallimentare, che si è affannata a correre su e giù per la provincia, ottenendo risultati clamorosi. In negativo, ovviamente. Dimissioni che arrivano solo per motivi di incompatibilità, e che quindi vorrebbero salvare altri pezzi di segreteria per infilarla nella nuova, come se niente fosse. E come se niente fosse le correnti che hanno annichilito il PD in provincia di Latina continuano ad occuparsi della grana dei posti. All’ATER, o dove volete voi. Compensazioni. Riconoscimenti. Le competenze, il merito, possono aspettare. Nel periodo di massima rappresentanza del PD pontino nelle istituzioni (un consigliere regionale, un senatore, un sottosegretario), il picco negativo della proposta politica, mentre emergono i soliti metodi. Proprio tutto ciò di cui ha bisogno il Partito Democratico, e più in generale la politica, per riconquistare la fiducia dei cittadini, degli elettori. Ma che volete, al tempo dei 101 (e forse più) traditori, al tempo del governo con il PDL, per molti l’importante è far finta di niente. Continuare così, all’infinito. Premiando la fedeltà e criminalizzando il dissenso. Anche per questo, anche in provincia di Latina, serve un congresso del PD vero, aperto e partecipato. E nel frattempo serve una reggenza, chiamatela come volete, che funga da commissariamento interno per accompagnare il partito al congresso. E nien’altro.