Archivi giornalieri: 25 Settembre 2015

Dieci anni senza Federico

federico-aldrovandi-928x440

Avevi diciott’anni. Oggi ne avresti avuti ventotto.

Chissà cosa ti avrebbe riservato la vita. Gli amici, le ragazze, la musica, lo sport, la politica, il volontariato. Anche il niente. Si, anche quello.

Avevi diritto di viverla a modo tuo, quella vita che poliziotti infami ti hanno portato via, quel giorno.

Forse avresti trovato l’amore della tua vita. Forse avresti avuto un figlio.

Forse saresti stato in giro per l’Europa, cervello in fuga. Forse avresti deciso di restare nel tuo Paese, a Ferrara, per tigna, come tanti.

Penso a te, e a tua mamma e tuo papà, e li ringrazio per averci fatto conoscere la tua storia. E per aver lottato contro uno stato che ammazza i propri figli, che non tutela i propri cittadini.

Il sogno di Papa Francesco

 

1443105754-7-0

“Ho sostenuto l’’abolizione globale della pena di morte. Sono convinto che questa sia la via migliore, dal momento che ogni vita è sacra, ogni persona umana è dotata di una inalienabile dignità, e la società può solo beneficiare dalla riabilitazione di coloro che sono condannati per crimini”

“Perché armi mortali sono vendute a coloro che pianificano di infliggere indicibili sofferenze a individui e società? Purtroppo, la risposta, come tutti sappiamo, è semplicemente per denaro: denaro che è intriso di sangue, spesso del sangue innocente. Davanti a questo vergognoso e colpevole silenzio, è nostro dovere affrontare il problema e fermare il commercio di armi

“Noi, gente di questo continente, non abbiamo paura degli stranieri, perché molti di noi una volta eravamo stranieri. Vi dico questo come figlio di immigrati, sapendo che anche tanti di voi sono discendenti di immigrati. Tragicamente, i diritti di quelli che erano qui molto prima di noi non sono stati sempre rispettati. Per quei popoli e le loro nazioni, dal cuore della democrazia americana, desidero riaffermare la mia più profonda stima e considerazione”

Parole semplici, quelle pronunciate da Papa Francesco al Congresso degli Stati Uniti d’America. Per la prima volta un Papa ha parlato in quel luogo. E con il coraggio che lo contraddistingue ha detto ciò che nessuno aveva detto prima, in quel luogo.

No alla pena di morte, no al commercio di armi, si all’accoglienza dei migranti.

Spero che serva a risvegliare la coscienza di qualche americano, anche se molto tristemente appena uscito da lì è ricominciato il consueto lavoro delle lobby in un congresso tra i più divisi della storia Americana.

Comunque la si pensi, ieri a Washington si è fatto un pezzetto di storia.