L’avevo segnalato, stanotte, questo post di Giulio. Ma alla luce del sole me lo sono riletto, con più attenzione. Letto, ascoltato. Perchè il dolore è un fatto personale, ciascuno si porta appresso il suo, come può, come sa. E quel dolore ci spezza le reni, ci devasta, ma ci conviviamo. E ci fa crescere. Senza troppi giri di parole.