Un week end abbastanza movimentato, direi. Ma anche, dopotutto, uguale a sé stesso. La stampa che non fa la stampa, candidati (facciamo candidato) oscurati, notizie false spacciate per vere, smentite vere (del nulla) e mancate smentite. Ho idea che vivremo un altro po’ di settimane così, ma non è un problema, quando hai un candidato alla segreteria del PD così:
Molti mi dicono: devi andare di più in tv, e hanno ragione, e le tv mi invitano, e non è questo il punto. Il punto è che se scegli di attraversare tutte le Feste del Pd che è umano visitare, poi non hai molte sere libere (e nemmeno i pomeriggi, e le mattine – molto presto – quando ti sposti da un capo all’altro del Paese). E se cerchi di non bucare le sedute del Parlamento, anche. La vita è fatta di priorità: per me, come ogni estate, la priorità è incontrare i nostri elettori, da vicino, andandoli a trovare. Non so se è la scelta giusta, dal punto di vista comunicativo ed elettorale, ma per me è la scelta giusta e doverosa sotto il profilo politico. Nel momento in cui tutto sembra così lontano – dalla realtà e dagli elettori – bisogna farsi prossimi, con molta umiltà e con l’attenzione necessaria. Non soltanto alle risposte, ma soprattutto alle domande. Che sono molto più importanti.