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Le parole sono davvero importanti

Lo so, sono morti due uomini e forse le parole passano in secondo piano. Però nel 2011 sentire ancora definire due uomini, appunto, vù cumprà mi dà sinceramente i brividi. Luca Sofri, fai qualcosa.

p.s. Credo che Luca Sofri abbia fatto qualcosa perchè le parole vù cumprà sono sparite!

La Lega perde il copyright

Non ci bastava la Lega Nord, adesso partono anche le imitazioni. Domà Nunch. Olè.
 
La novità di questi giorni sono le dichiarazioni del leader, il reverendo Lorenzo Banfi, studioso della cultura celto-germanica a capo del movimento spirituale riformato dei Nativi d’Insubria, che si dice pronto a scendere in campo per portare le proprie istanze autonomiste all’ombra della Madonnina…
 
Dopo il Santone Bossi, il delfino Trota, il Porcellum Calderoli, il miglior ministro dell’interno della storia patria Bobo, il reverendo ci mancava, in effetti. Aspettiamo con ansia Indiana Jones, Topolino e Rin Tin Tin. Tutti insieme nel Parlamento della Padania. O d’Insubria. O di Morazzone. O del salotto di casa Banfi.

Gli operai piangono, Angeletti ride

Oggi sentire Luigi Angeletti dire, sostanzialmente, che la decisione unilaterale di FIAT di disdire il CCNL in tutti i suoi stabilimenti non è un problema e che, anzi, i lavoratori potranno migliorare le proprie condizioni, beh, mi ha dato un leggero senso di fastidio. Tra l’altro rideva, mentre parlava. Rideva, quando ha fatto notare che è la legge a stabilire che chi non firma i contratti resta privo di rappresentanza sindacale. Rideva. Ma che cazzo ci sarà stato da ridere.

Un cervello in fuga

Quello del Ministro Fazio, di sicuro.

Oggi in Italia non abbiamo un’emorragia di cervelli, ma una fisiologica scelta dell’estero per i ricercatori. Secondo il ministro i ricercatori italiani non vanno all’estero per “un problema di remunerazione”.

#acasa, Ministro. Manca poco.

La parola Resistenza in bocca ai violenti

La giornata di oggi, piazza San Giovanni nella fattispecie, si è trasformata in ore di resistenza di massa alle forze dell’ordine, chiamate a respingere una rabbia sacrosanta verso un presente di austerity. Magari non è comprensibilissimo ai più, ma le ore di resistenza romana odierna hanno detto chiaro e tondo che al debito, ai sacrifici, alla casta, all’austerity a senso unico, che ribellarsi è qualcosa che può unire, e che può succedere.

Beh, se è questa la posizione ufficiale dei centri sociali sugli scontri di sabato a Roma, allora si fottessero pure i centri sociali. La violenza, i violenti, vanno isolati. Punto.

Il candidato premier del PdL

“Amanda esce e i giudici non pagano mai, dice Alfano. Invece loro, che per tre anni hanno annunciato l’uscita dalla crisi e non era vero, che hanno promesso un milione di posti di lavoro e ne hanno persi centinaia di migliaia, che hanno sbagliato clamorosamente la valutazione politica su Gheddafi, che hanno detto che a L’Aquila sarebbe stato tutto a posto in un anno, che hanno lasciato Bankitalia a bagnomaria nel mezzo della tempesta speculativa, che hanno proclamato sei-sette volte la fine degli sbarchi di clandestini…”

Marco Bracconi, qui.

Tutti delinquenti!!

“Noi gli andiamo a salvare il culo in mare, e poi ci ringraziano appiccando il fuoco. Devono capire che sono ospiti a casa nostra”.

Un’intervista allucinante alla vicesindaco di Lampedusa e Senatrice della Lega Nord Angela Maraventano. Lega di lotta e di governo, anche al profondo Sud. E le frasi fatte, sempre identiche. Che palle.  E che vergogna.

E dire che in tre giorni l’emergenza, a Lampedusa, doveva essere risolta.