Via Giovanni Bellezza 16, Milano. Una sala antica. Una bella giornata di sole. Bellezza. Il concetto che ritorna e che dà la misura dell'incontro di ieri. Belle persone, di quelle che ti fanno sentire orgoglioso di appartenere al PD e per le quali vale la pena di sentire cardiopalma, gastrite, ulcera. Perchè condividi con loro un progetto ma anche una visone. Come vorresti che fosse il TUO PD e il TUO paese. Perchè hai la presunzione (permettetemelo) di avere in comune con queste belle persone pensieri lunghi, tanto per citare Enrico.
E allora grazie a Carlo La Regola e a Pippo Il Disturbatore.
Ma soprattutto grazie a tutti quelli che c'erano e a quelli che sono intervenuti.
E mi scuserete se non ricordo nomi e luoghi di provenienza di tutti, ma erano davvero tanti e non ho preso appunti (!).
Allora grazie ai ragazzi di termometro politico che, nonostante i problemi di sfondo ci hanno fatto vedere, numeri alla mano, come, soprattutto la nord, il PD non sia un partito per giovani come invece dovrebbe essere.
Grazie a Laura che ci ha ricordato l'importanza delle regole.
Grazie a Samuele da Pisa (o giù di lì) che coordinerà il gruppo di lavoro sul PD dei giovani.
Grazie al compagno di Lucca, al compagno di Ancona.
Grazie a Pierfrancesco da Milano e Andrea da Varese, che distratto dall'incontro si è fatto bocciare all'esame.
Grazie al compagno della Val di Susa che ci ha ricordato tutti i tentennamenti e le ambiguità del PD sulla questione Alta Velocità.
Grazie al compagno Sbirro di Piacenza che vive a Milano e che, da sindacalista del SIULP, ha ricordato i tagli alla sicurezza da parte di un governo che si fa paladino della tutela dei cittadini, ma solo a chiacchiere.
Grazie alla compagna di Padova che da oggi sarà La Patatina sull'arrosto, prima dei non eletti nel consiglio regionale del Veneto grazie alla ribellione degli elettrori del PD nei confronti delle (non) scelte scellerate del partito.
Grazie a Irma, esempio vivente di good-practices in tema di immigrazione sperimentate a Torino.
Grazie a Francesca da Lioni, che ha comprato la laurea sbagliata ma sarebbe andata via lo stesso dalle sua terra, dominata dalle clientele di centro, di destra e di sinistra.
Grazie a Giangiacomo da Torino, ce ne fossero di più di padri (o forse nonni?) così nel PD, sarei stato ad ascoltarlo per ore.
Grazie a Ernesto da Roma, che ci ha rammentato tutte le fesserie dette, fatte e propagandate in tema di fisco dal cantrodestra in questi anni.
Grazie a Sergio da Roma.
Grazie infine al più giovane, Lo Studente del Liceo Parini di Milano all'esordio "davanti ad un pubblico che mi ascolta" e che avrebbe potuto fare una lezione di federalismo al Trota. Il fatto che ragazzi così non si sentano rappresentati dal PD dà la cifra del nostro fallimento.