Ecco, penso che con gli sms in cui una starlette coinvolta in un giro di prostituzione si rivolge al presidente del Consiglio, dopo essere stata alle sue feste, scrivendogli
«Spero k krepi kon le tue Troie»
«Spero che il governo americano inizia a dare lustro a quello ignobile nostrano con i 10 requisiti di ammissione di harward! La politica è una cosa seria»
«10 requisiti per l’ammissione tra le fila dei parlamentari …tu indagato saresti già fuori. capito??»
«Ci vuole una buona reputazione per governare!! Anke tu fai festini, Dinho deve tornare!»
«Stai abusando di potere»
«Se io mi devo kurare, tu piantala con cocaina, cani e mignotte!!!E festini sexy non me ne sbatte un cazzo, stronzo»
abbiamo raggiunto davvero il fondo. E non ho riportato quelli in cui lo chiama «amore» o gli dice «ti amo», perché il punto non sta nel giudizio morale, ma nel fatto che sia la starlette a fargli la predica. E che, ortografia, insulti e schizofrenia a parte, colga nel segno.
Tra l’altro: in nome del cielo, che c’entrano i cani?