Che triste fine, quella della Lega. E di Umberto Bossi. Come nella tradizione dei peggiori dittatori. Il tiranno, malato, che designa il figlio demente come suo successore. Che si prende i soldi del partito per la sua famiglia. Che mette a tacere gli oppositori interni (vabbè, Maroni). Che truffa i bilanci per ottenere i rimborsi elettorali. Che tiene rapporti strani con la ‘ndrangheta. Che grida al complotto dei magistrati. Che investe soldi in Tanzania.
Ciao ragazzi in camicia verde baciati dal sole delle Alpi, razzisti, omofobi, antieuropeisti, demagoghi, demastronzi. Non sentiremo la vostra mancanza.