Quanto può apparire consolatorio guardare alle disgrazie altrui. Quanto può essere liberatorio poter urlare: sei come me!!! Nelle vicende che coinvolgono l’assessore all’ambiente di Roma Muraro assistiamo ad una ulteriore fase dell’imbarbarimento del dibattito nel nostro Paese. Come se non ci fossero bastati vent’anni di Berlusconi, continueremo ad espiare per non so quanto tempo ancora.
Le telefonate tra Muraro e Buzzi non cambiano nulla delle responsabilità politiche che ha avuto il PD, nel suo complesso, nel non accorgersi di ciò che combinavano alcuni suoi dirigenti. Non mi risulta che Muraro sia mai stata iscritta al M5S, quindi urlare a squarciagola “Pure voi! Pure voi! è qualcosa che rasenta il ridicolo.
Altro è, invece, dire che la scelta di Muraro assessore è stata davvero improvvida. Già portatrice sana di una sorta di conflitto di interessi per il solo fatto di essere stata in AMA per dodici anni.
E poi, sostenitori del M5S, immaginate la situazione a parti invertite. Un assessore di qualsiasi altro partito con il curriculum di Muraro, che viene intercettato a parlare con Buzzi. Avrebbero anche potuto disquisire amabilmente di Totti, del festival di Caracalla, dei rigatoni con la pajata. La sentenza di condanna sarebbe già stata emessa. Che nel Paese esista il malaffare, la corruzione, la malapolitica è indubbio. Ma non è con il vostro manicheismo a senso unico che si compirà la moralizzazione della nazione. Meditate.