Perché se c’è qualcosa da rottamare è il metodo, il modo, il cinismo, la cooptazione, la fedeltà premiante, la ricerca dei denominatori comuni con i compromessi al ribasso invece di cercare il multiplo, quello che potrebbe sprigionare energie e moltiplicare gli effetti. La questione è tutta politica, non generazionale. Sbaglia chi va a Firenze per mostrare i muscoli o per prenotare un posto in prima fila. Sbaglia chi mette le asticelle delle età e conta quanti gggiovani (con tante g) sono nelle istituzioni. La gioventù non è una razza: passa, se non si muore giovani.
Ilda Curti – Assessore alle politiche per l'integrazione – Comune di Torino