Guardate e vergognatevi (se ne siete capaci)

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Questo bambino non è Mohammad, e nemmeno Alan. È semplicemente uno dei 6 bambini che muore di fame ogni minuto, il tempo che leggiate le prime righe di questo post. Anche se oggi sentiremo parlare di Mohammad morto in Birmania, e ci commuoveremo a guardare la sua immagine a viso riverso nel fango, così come ci siamo commossi a vedere il volto di Alan riverso nella sabbia. E abbiamo tutti pensato che non si può morire così, e ci siamo indignati, e ci siamo convinti che bisogna fare qualcosa per questi disperati. E poi però il tempo lava tutto, e si va oltre.

Continuo a pensare che gli immigrati economici abbiano lo stesso identico diritto dei migranti politici (meglio conosciuti come profughi), ossia quello di perseguire la speranza di vivere una esistenza dignitosa, bambini, adulti, mamma, papà, figli, in qualsiasi paese del mondo che non sia il loro. Che non può essere momentaneamente il loro per motivi che possono essere la guerra come la fame.

I governi dei paesi che stanno bene hanno il dovere di accogliere tutti, ciascuno secondo le proprie possibilità, non fosse altro se non per restituire quello che abbiamo tolto ai poveri del mondo in termini di armi vendute ai loro dittatori, di risorse naturali depredate, di manodopera a basso costo sfruttata in loco, di aziende che delocalizzano fottendosene dei diritti dei lavoratori.

E quindi mi indigno sentendo parlare di espulsioni, di nuovi CIE, di rimpatri forzati. Andrebbero rimpatriati solo i delinquenti condannati in via definitiva per i reati previsti dal codice penale (eccetto che per il reato di immigrazione clandestina). Rimpatri poi, si fa presto a parlare di rimpatri per compiacere l’opinione pubblica, quando esistono accordi bilaterali con un pugno di paesi che rendono impossibile mettere le persone su un aereo e via.

Mi indigno perché i governi non possono piangere lacrime di coccodrillo davanti alle foto dei bambini morti e poi propagandare le espulsioni di massa dei migranti economici. Mi indigno perché si ascolta la pancia della gente, mentre chi governa, se illuminato, dovrebbe avere il coraggio di prendere provvedimenti probabilmente impopolari ma giusti, anziché inseguire i fasciogrillino di turno, o il fascioleghista di turno. Che poi finisci per diventare come loro senza nemmeno accorgertene. O forse ‘sto schifo lo celavi dentro, dal 2007, e dovevi solo tirarlo fuori.