E invece, evidentemente, mi sbagliavo. Qui siamo alla sublimazione del dualismo che più volte ha animato la vita interna del PD (e del PDS, e dei DS). D’Alema e Veltroni sembrano due nanerottoli, al confronto. E il tutto si sta consumando in tempi brevissimi, nemmeno il tempo tecnico di consolidare la propria leadership, quantomeno tra i rispettivi fan. In effetti Letta il giovane di fan ne ha davvero pochi pochi, nelle ultime ore. Da paladino dei governisti, cuperliani inclusi, a fastidiosissima parentesi fallimentari da (provare a) far dimenticare quanto prima (con premio di consolazione annesso). Renzi sta già facendo le consultazioni, e giovedì la Direzione Nazionale del PD farà quello che Letta chiede, ossia sfiducerà lui e il suo governo…per farne un altro pressoché uguale. Al di là dei totonomi. Renzi non aveva altra strada? Beh, sta imboccando la peggiore. E ditemi se non abbiamo perso un altro anno, se non abbiamo consumato un altro pezzo del tessuto sociale ed economico del Paese, alla faccia dello spread sotto 200. Per non parlare della credibilità e della coerenza. Non solo quella personale, ma anche del PD e del Paese tutto.