Ci penso. Davvero. Di cosa avrebbe, ha, avrà bisogno il PD. E il Paese. Parole chiare. Prospettive. Strade. Fatte di pietre, magari. Anche senza asfalto. Ma strade da seguire. Con i piedi che sanguinano, le gomme che scoppiano, magari. Però sai dove andare, metti gli stracci nella gomma e procedi. Il mastice no, quello azzecca tutto e il contrario di tutto. E poi fai la fine di Veltroni. Che voleva tenere insieme Binettilatorredalemabersanifranceschiniorfinifassinafassinobianco. E così metti insiemeIchinoboeribinettiscalfarottodelriofioronibiancolatorreveltronifransceschinimoscardelli, tanto va bene tutto, pur di vincere. E poi vincere cosa, boh, che abbiamo perso vent’anni appresso agli slogan, e se non sei MLK o JFK gli slogan non è che te li puoi permettere, sai. Ecco di cosa ha bisogno il PD. Prospettive. Voglio che l’unione tra due persone dello stesso sesso si chiami M-A-T-R-I-M-O-N-I-O. Voglio che i 101 non stiano più in Parlamento a far danni. Voglio che non si consumi più suolo. Voglio che i circoli tornino ad affollarsi di persone che contano perchè pensano e non perchè pesano. Voglio che chi più ha più dà, e che il lavoro costi meno, molto meno. Per questo voglio Civati segretario. Null’altro.