Mettere in sicurezza le scuole. Mettere in sicurezza il territorio tramite un piano nazionale di recupero delle aree critiche dal punti di vista dissesto idrogeologico. Mettere in sicurezza le strade, i boschi. Tappare le buche. Mettere in sicurezza gli ospedali. Mettere in sicurezza gli edifici pubblici e dotarli tutti, ove possibile, di impianti fotovoltaici. Sostituire i mezzi pubblici inquinanti con mezzi pubblici elettrici, o comunque meno inquinanti. Mettere in sicurezza Pompei e tutti i siti archeologici e culturali e i musei del paese. Finanziare la ricerca in ambito universitario, al di là delle esigenze specifiche delle industrie.
Aumentando la spesa pubblica? Si, aumentando la spesa pubblica.
Favorire l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, che una volta bastava il rapporto di fiducia con il direttore della filiale che conosceva la tua storia per filo e per segno,per non finire capasotto. Favorire l’accesso al credito per l’acquisto della casa. E per la start-up innovative.
Ecco le riforme che servono.