Una precisazione su CasaPound. Quando dico fuori i fascisti si potrebbe pensare che c’è una pregiudiziale antifascista. Si, quella c’è. Ma non solo. Voglio fare un esempio concreto. Apre un cosiddetto centro sociale di “destra” in un qualsiasi quartiere delle nostre città con l’obiettivo, che so, di fornire un ausilio ai cittadini in difficoltà oppure per risolvere i problemi del degrado. Eh, ma con con quali criteri? I cittadini saranno tutti uguali, oppure si inizierà a fare distinguo tra italiani, extracomunitari, rom, zingari, musulmani, ebrei? Le coppie di fatto e le famiglie tradizionali saranno trattate allo stesso modo? Cos’è il degrado? Il lavavetri? Il barbone che chiede l’elemosina? I compagni nel centro sociale che sta nella strada a fianco? Chi cammina per strada e sembra un comunista? I froci da purgare? Ecco, siccome ritengo che l’azione sul territorio di organizzazioni del genere sia portatrice di disvalori che nulla hanno a che fare con la tolleranza, l’integrazione, il riconoscimento reciproco, la libertà di pensiero, allora, please, fuori.