Ho la fortuna di lavorare. In una grande società progettazione che occupa, per lo più, laureati. Persone che si interessano a ciò che accade intorno a loro e con le quali si parla, ovviamente, anche di politica. Moltissime sono le persone “di sinistra”. Pochissimi, ultimamente, quelli che danno fiducia al PD. Molti coloro i quali guardano con simpatia a M5S, alcuni hanno iniziato, o meglio, ri-iniziato a fare politica con il movimento di Grillo. Persone che stavano nel PCI, per intenderci. Persone che hanno votato PDS, DS e PD fino a alle elezioni scorse. Persone che sono lontane anni luce dalla descrizione che ne fa Marianna Madia: ”Grillo, i grillini hanno dei metodi antidemocratici, sono violenti”. Parlandoci (!), puoi scoprire che non ne possono più delle stesse facce in Parlamento da trent’anni, che imputano al centrosinistra di non aver fatto la legge sul conflitto di interessi quando ne aveva la possibilità e cose del genere che stanno sui cabasisi pure a molti di quelli che, nel PD, ci sono rimasti. Me compreso. Ecco, dire che è meglio il PDL di loro (Madia arriva dopo Letta il giovane vecchio) significa non aver capito una beneamata. E, soprattutto, significa che quei voti non li riacchiappi più, se continui così.