Il parroco, il vescovo, la Polizia lo sanno bene che durante le processioni i camorristi fanno a gara per portare le statue dei santi. Uso distorto della religione a parte, è il consenso sociale che rende invulnerabile la criminalità organizzata. L’antistato sostituisce le Istituzioni, la scena dei due poliziotti che armi in pugno inseguono i camorristi mentre la gente scappa e le donne proteggono il vescovo dà la misura di chi, effettivamente, controlla il territorio. I camorristi saranno presi e puniti dagli stessi camorristi. La camorra è lo Stato. Se lo Stato e la politica (quella sana, non quella collusa) non si riappropriano del territorio, facendo sentire la loro presenza con la scuola, il lavoro, il sostegno alle persone oneste, temo che l’Antistato continuerà ad essere invincibile.