Poteva il PD avere una posizione unitaria sulla questione Mirafiori?
Ovviamente no.
E in questo caso, meno male, aggiungo.
Cofferati la vede così:
«Vuol dire che la sinistra è cambiata molto, in profondità. Sono sorpreso da certe dichiarazioni, da chi vede una “parte buona” in questo accordo. Ma dove? Agli operai di Mirafiori si promettono 30 euro lordi al mese perchè aumenta il loro sfruttamento. Si impone agli operai di lavorare di più, anche il sabato notte, con lo straordinario obbligatorio e il modesto aumento, una miseria, deriva dalle regole dei turni, non c’è altro. La Fiat punta solo ad aumentare lo sfruttamento.
In effetti, è proprio il mutamento della "sinistra" che colpisce. Quando si invita a firmare un accordo che limita il diritto allo sciopero, che non paga le malattie, che esclude dalla rappresentanza chi dissente, viene proprio da chiedersi che strada ha preso 'sto benedetto PD.
Può definirsi ancora "di sinistra" un partito che accetta di derogare ai diritti minimi dei lavoratori in nome della modernità, della globalizzazione, della produttività?
E non illudiamoci, l'accordo di Pomigliano era solo un apripista, lo sapevamo tutti. Ma qualcuno, davanti a quella forzatura, ha minimizzato, pensando che Pomigliano sarebbe stato un unicum non esportabile. E invece ci troveremo, a breve, con enne situazioni come queste, con enne ricatti del Marchionne di turno. Perchè ciò che interessa è introdurre un nuovo modello di sviluppo, un nuovo modello di fabbrica, un nuovo modello di sindacato.
Con la complicità della Nuova Triplice e di pezzi importanti del PD.
Spero che, davvero, si dibatta anche di questo nella Direzione Nazionale del 13 gennaio.
E che emerga con forza la voce di chi non ci sta.