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Coordinamento provinciale PD Latina

Ieri prima riunione del coordinamento provinciale del PD Latina. Presenti, oltre al sottoscritto, Mansutti, La Penna, Carta, Giovannini, Amici, Bernasconi, Como. Assente Rosato. Clima sereno e disteso.

Disamina della situazione politica generale, forte preoccupazione per le vicende di questi giorni che rischiano di allontanare ancora di più il PD dall’elettorato.

In chiave congressuale, in attesa delle regole tutti d’accordo sul mettere in atto quanto necessario per evitare situazioni incresciose che si sono verificate puntualmente ad ogni tesseramento.

In merito ai compiti del coordinamento stesso, ho ritenuto di insistere sulla necessità di non limitarci ad organizzare eventi su temi “caldi” (sanità, assetto istituzionale delle province), pur importanti per la vita del partito, ma provare a darci degli obiettivi più ambiziosi.

Ho chiesto quindi di convocare una riunione con tutti i coordinatori di circolo per capire quali siano i problemi politici, organizzativi ed economici delle singole realtà territoriali. Ho chiesto altresì di convocare un incontro tra amministratori, parlamentari, consiglieri regionali e provinciali per analizzare i problemi dei territori, mappare le crisi industriali e determinare così un maggior raccordo con i rappresentanti del PD nei massimi organi istituzionali.

Infine ho chiesto di convocare i rappresentanti del Partito Democratico facenti parti delle realtà che hanno presentato problemi alle recenti elezioni amministrative, o che si portano dietro criticità e conflitti irrisolti da tempo.

Il calendario degli incontri sarà definito durante la prossima riunione, fissata per mercoledì 17 luglio.

Il PD della provincia di Latina riparte

E così la situazione di stallo nella quale era precipitato il PD della provincia di Latina si è conclusa lunedì con la ratifica, da parte dell’assemblea provinciale, del coordinamento che traghetterà il PD pontino verso il congresso. Si è discusso per settimane se fosse più opportuno scegliere un segretario pro-tempore, o un segretario vero e proprio, se commissariare la federazione, se istituire un coordinamento stretto o un coordinamento allargato.

Quest’ultima soluzione è sembrata la più confacente allo status quo del PD provinciale, e quindi coordinamento allargato sia.

Una premessa alla premessa, per sgomberare il campo dagli equivoci: non si è giunti alla situazione attuale per un semplice problema di incompatibilità. Il fallimento politico della passata segreteria è sotto gli occhi di tutti. E anche chi di quella segreteria non faceva parte o l’ha (politicamente) combattuta si porta con sè un pezzo di responsabilità. Se non si parte da qui non si va da nessuna parte. E allora possiamo semplicemente aspettare il tempo che passerà da oggi al congresso, in un organismo inutile. Oppure possiamo provare, insieme, a riempirlo di contenuti, questo tempo.

Cose da fare non mancano.

C’è da risolvere i conflitti sorti in vari circoli prima e dopo le elezioni amministrative. Presenti e passate. Penso a Sabaudia, Aprilia, Sonnino. Penso a Gaeta. La prima cosa che chiederò sarà di ascoltare per provare a ricomporre fratture che, ad oggi, sembrano insanabili.

C’è da definire il percorso che ci condurrà al congresso, un percorso che deve garantire la massima partecipazione di iscritti, elettori, cittadini.

C’è da utilizzare l’albo degli elettori, quello delle primarie di fine 2012.

C’è da gestire il tesseramento secondo principi di trasparenza, senza cordate e capibastone.

C’è da chiudere i circoli morti, e da valorizzare quelli vivi.

C’è da assicurare che gli eletti del PD contribiscano economicamente alla vita del PD, come sancito dallo Statuto.

C’è da voltare pagina nelle nomine delle aziende partecipate.

C’è da coordinare l’azione degli amministratori, dei consiglieri regionali, provinciali e comunali. E il governo nazionale con il PDL non aiuta, in questa fase politica.

Insomma, ce n’è abbastanza per non restare con le mani in mano, in questi mesi. E lasciare un lavoro già avviato al prossimo segretario, da scegliere con un congresso aperto a tutti nel quale, finalmente, si confrontino idee e proposte politiche e non più correnti monolitiche o nomi di facciata.

Personalmente mi metto a disposizione del PD provinciale, con umiltà e spirito costruttivo. E per qualsiasi cosa scrivetemi: viglianti.raffaele@gmail.com.