Ascolto il Ministro Lupi e rabbrividisco. Sostiene che le imprese italiane hanno bisogno di flessibilità per uscire dalla crisi e loda i provvedimenti del governo contenuti nel decreto lavoro. A quando risale il “pacchetto Treu”? Al 1997. Da 17 anni è stata legalizzata, nel nostro Paese, la flessibilità che è diventata precarietà a vita. Precarietà che ha devastato una intera generazione e i cui effetti si allungheranno anche sulla prossima. Disoccupazione al 12%, disoccupazione giovanile al 43% e ancora stiamo parlando di flessibilità per uscire dalla crisi? Con queste ricette fallimentari sperimentate da diciassetteannidiciassette il governo dovrebbe dare speranza a generazioni arrese e risanare l’economia del Paese, da ora al 2018?
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La dottrina Sacconi
Sottotitolo: precari a vita.
Nella nuova formulazione del Jobs-precario-act, della quale è noto l’ispiratore, sparisce l’obbligo di assunzione a tempo indeterminato per le aziende che sforano il tetto del 20% di lavoratori precari.
Sostituita da una multa.
Ma che per caso la multa sarà più onerosa per l’impresa rispetto ad una assunzione? Eccerto che no.
Paghi e ti sarà dato.