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Passiamo alle idee

E comunque adesso basta, davvero. Basta parlare di Monti, di Berlusconi, di Fini, di Casini, di Grillo, di Ingroia. Si parla del PD. E delle cose da fare. Delle proposte. Nei giorni scorsi ho postato le idee degli EcoDem sull’ambiente. Oggi si parla di giustizia. Trovate le proposte del pd qui: Schede PD Giustizia gennaio 2013. Buona lettura.

Sto con il Presidente Napolitano

Il prossimo 9 maggio si celebrerà al Quirinale il Giorno della Memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi  di tale matrice. Quest’anno, il nostro omaggio sarà reso in particolare ai servitori dello Stato che hanno pagato con la vita la loro lealtà alle istituzioni repubblicane. Tra loro, si collocano in primo luogo i dieci magistrati che, per difendere la legalità democratica, sono caduti per mano delle Brigate Rosse e di altre formazioni terroristiche. Le sarò perciò grato se – a mio nome – vorrà invitare alla cerimonia i famigliari dei magistrati uccisi e, assieme, i presidenti e i procuratori generali delle Corti di Appello di Genova, Milano, Salerno e Roma, vertici distrettuali degli uffici presso i quali prestavano la loro opera Emilio Alessandrini, Mario Amato, Fedele Calvosa, Francesco Coco, Guido Galli, Nicola Giacumbi, Girolamo Minervini, Vittorio Occorsio, Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione”.

“La scelta che oggi annunciamo per il prossimo Giorno della Memoria costituisce anche una risposta all’ignobile provocazione del manifesto affisso nei giorni scorsi a Milano con la sigla di una cosiddetta “Associazione dalla parte della democrazia”, per dichiarata iniziativa di un candidato alle imminenti elezioni comunali nel capoluogo lombardo. Quel manifesto rappresenta, infatti, innanzitutto una intollerabile offesa alla memoria di tutte le vittime delle BR, magistrati e non. Essa indica, inoltre, come nelle contrapposizioni politiche ed elettorali, e in particolare nelle polemiche sull’ amministrazione della giustizia, si stia toccando il limite oltre il quale possono insorgere le più pericolose esasperazioni e degenerazioni. Di qui il mio costante richiamo al senso della misura e della responsabilità da parte di tutti”.

Giorgio Napolitano.

Il resto lo trovate qui.

Forca e manette

L’intellighenzia di sinistra italiana vista da Il Riformista:

“Questa cricca non sa più cos’è lo Stato di diritto, se mai l’ha saputo, non porta una sola idea per sconfiggere Berlusconi che non siano gli auspici di carcerazione e le urla di impeachment giudiziario”.

Un altro successo di B.

Berlusconi, dimettiti!

La presidenza di Libertà e Giustizia chiede le dimissioni di Silvio Berlusconi. Con un documento scritto in inglese dallo storico Paul Ginsborg e firmato dal presidente onorario Gustavo Zagrebelsky e dalla presidentre Sandra Bonsanti, l’associazione si rivolge al Presidente del Consiglio chiedendogli dimissioni immediate. Resignation, dimissioni, è la parola chiave del documento in sei punti, l’ultimo dei quali fa appello agli amici dell’Italia nel MONDO: DO NOT DESPAIR OF ITALY! Il paese ha bisogno della solidarietà e dell’aiuto di tutti.

1. Resignation.
We call upon Silvio Berlusconi to resign immediately from his post as Presidente del Consiglio dei Ministri. In no other democratic country would a Prime Minister, faced with such serious legal accusations, remain in office longer than a few hours. All Italian citizens, of whatever political persuasion, must realise that the image of their country is profoundly tainted if Berlusconi remains in office.
2. Attendance in court.
We call upon Silvio Berlusconi not to defend himself on television, using his substantial mediatic power to discredit the magistrates, but to present himself in court and seek to defend himself there, as would any normal citizen. Once in court, he can in any case hope to benefit from the services of the highest paid lawyers in the country. We sincerely hope, for his sake and that of the country, that he is able to demonstrate his innocence. If he and his supporters reply that the judges are irremediably biased against him, we would like to point out that on more than one occasion in the past he has been given the benefit of the doubt by the courts. In the Mondadori case, for example, the court judged in 2001 his position as Head of Government to be part of the ‘extenuating circumstances’ which in his case alone allowed the crime to be prescribed.
3. The role of the President of the Republic
In a situation in which two of the principal powers of the state – the magistracy and the executive – are on a head-on collision course of considerable danger for the future of the Republic, we call upon its President to observe closely the situation and to be prepared to intervene actively, naturally within the limits of the powers ascribed to his office by the Constitution.
4. The opposition parties
We call upon all the parties of the opposition to put aside their differences and to abandon any jockeying for position, uniting instead their voices in a single request of a single word: RESIGNATION.
5. Civil Society
We invite the many associations and the hundreds of thousands of members of civil society to do the same, pooling their resources and joining hands on a single line of action. We would particularly appeal to Catholic civil society to deplore the hesitations and silences of the Vatican on so important an issue of public ethics.
6. The friends of Italy in the world
We have written this appeal in English as well as Italian in order to reach all those abroad who are friends of Italian democracy. Do not despair of Italy! The country needs your solidarity and help.

Gustavo Zagrebelsky, Paul Ginsborg e Sandra Bonsanti per tutta Libertà e Giustizia.
Firmate qui.

La domanda sorge spontanea

Intercettazioni di Cosentino: negata l’autorizzazione all’utilizzo

La Camera ha negato l'autorizzazione all'utilizzazione di intercettazioni di conversazioni nei confronti del deputato Cosentino accogliendo così la proposta della Giunta per le autorizzazioni.

p.s. Al momento del voto sono risultati presenti 201 deputati del PD su 206.
       Mi piacerebbe comunque sapere chi sono gli assenti e perchè non erano in aula.

p.s. 2 Uno degli assenti era D'Alema. Troppo facile. Era in missione. Per conto di Dio?

 

Porcata al quadrato

Nonostante le migliorie apportate, la Legge Bavaglio resta una gran porcata, non c'è che dire. Ciò di cui non si sente parlare è il comma ammazza blog, che invece è stato lasciato così com'è nonostante i tentativi di migliorare il testo. Una porcata nella porcata.
Ce ne parla Fabio qui.

Infallibile?

Immagino che si appellerebbero al dogma dell'infallibilità del papa (lo scrivo apposta con la minuscola) anche se queste cose fossero evidenti agli occhi del mondo intero. Nel frattempo, continuiamo a prendere atto delle reiterate ipocrisie della Chiesa e di taluni uomini di chiesa. Qui, in Italia.