Pippo, che ha il dono della sintesi, scrive in poche righe il manifesto del Partito Democratico. Rispondendo a domande alle quali non si è voluto rispondere.
Non era poi così difficile rispondere alle domande che Sky aveva preparato per Grillo.
Ecco le risposte, se le domande fossero rivolte al Pd.
1. Come funziona il Movimento 5 Stelle? Chi prende veramente le decisioni sulle strategie?
Il Pd ha un segretario e una assemblea nazionale eletti con le primarie, una direzione nazionale eletta dall’assemblea nazionale, una segreteria proposta dal segretario nazionale e approvata dalla direzione nazionale. Alle primarie hanno partecipato più di 3 milioni di persone. Ogni quattro anni si celebra il congresso con le primarie e tutti gli organismi dirigenti vengono rinnovati.
2. Se dovesse vincere le elezioni chi sarà il premier?
Se il Pd e la coalizione Italia bene comune vinceranno le elezioni il premier sarà Pierluigi Bersani, come hanno deciso le primarie del novembre 2012.
3. La disoccupazione tra gli under 30 ha raggiunto il 36%. cosa proponete in favore dei giovani?
Abbassare le tasse sul lavoro e rendere più progressive quelle sulla rendita per dare respiro all’economia. Una riforma degli ammortizzatori sociali e forme contrattuali meno volatili saranno parte dell’agenda di governo fin dai primi giorni.
4. Volete abolire l’imu e altre imposte? Dove pensa che troverà le risorse per farlo?
Noi pensiamo che la rendita immobiliare vada tassata, e proponiamo di mantenere l’imu, con 500 euro di detrazione sulla prima casa, che esenterà la maggioranza degli italiani dal suo pagamento. In più la vogliamo rendere più progressiva e vogliamo che sia progressivamente lasciata ai Comuni. Per quanto riguarda le tasse sul lavoro, la riduzione della spesa pubblica e una lotta più rigorosa all’evasione consentiranno di diminuire il carico fiscale su chi lavora e produce.
5. Lei non è candidato. cosa pensa che farà dopo le elezioni?
Il segretario del Pd è candidato al Parlamento e candidato premier. se vinceremo le elezioni sarà presidente del Consiglio dei ministri.
6. Fuori dalle palle chi ci contesta. siste ancora di quell’idea?
Noi ci chiamiamo Partito democratico perché siamo un grande partito plurale dove la discussione è sempre ammessa, e spesso il contributo delle minoranze diviene, nel dibattito, una posizione assunta da tutto il partito.
7. Che risultato vi aspettate uscirà dalle urne?
Vinceremo le elezioni e daremo a questo paese un governo capace di grandi riforme, di coniugare rigore ed equità, di rilanciare lo sviluppo economico e culturale.
8. In Parlamento vi siederete a destra o a sinistra degli emicicli?
Il Partito democratico appartiene alla grande famiglia dei partiti socialisti e democratici e progressisti europei e mondiali. per questo non c’è dubbio: staremo a sinistra.
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