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Fuori Sassoli dalle primarie

Mi associo senza indugi alla richiesta di Cristiana di escludere David Sassoli dalle primarie per la scelta del candidato a sindaco del centrosinistra a Roma, ai sensi del regolamento che lo stesso Sassoli, al pari degli altri candidati, si è impegnato a rispettare. Non faccio parte della direzione regionale e non sono tesserato del PD a Roma, ma da residente nella capitale dico che lo scempio dei manifesti elettorali, peraltro abusivi, deve finire. Per rispetto alla città e per rispetto a chi chiede alla politica, e in particolar modo al PD, di dare il buon esempio nel seguire le regole e nello spendere meno denaro rispetto a quanto è stato fatto fino ad ora.

Non avete capito una beneamata mazza

Questi sono i manifesti apparsi a Roma. Ovviamente abusivi. Sono dei comitati per Bersani. Renzi ha già dato, salvo poi scusarsi.

Chi li ha commissionati? Chi paga? Il partito? Gli stessi che hanno inviato gli SMS per avvisare che Bersani era ospite da Fazio? E dopo le vicende della Regione Lazio è possibile che non ci renda conto di come sia obbligatorio (non indispensabile, obbligatorio cazzo), davvero, fare politica con maggiore sobrietà? Lo dice anche il manifesto, ma letto lì sa di presa per il culo. E dai.

Communication

Filippo Ceccarelli, oggi su Repubblica:

I sondaggi sballati, le campagne di affissioni a capocchia, gli spin doctor della malora: vengono i brividi a pensare quanti milioni partiti, questi partiti, hanno sborsato per “migliorare”, come si illudevano, la comunicazione. Per ritrovarsi oggi al grado zero della credibilità, all’apice del discredito e l’impressione è che la giostra sia appena all’inizio.

E se volete approfondire l’argomento, leggete Spotpolitik, di Giovanna Cosenza.

 

Civiltà e trasparenza

Nei giorni passati ho apprezzato infinitamente l’intervento di Mimma Nuzzo volto a sensibilizzare i candidati alle prossime elezioni amministrative in merito all’annosa questione delle affissioni selvagge. Il suo appello, ripreso durante l’incontro tenutosi nel mese di marzo con il commissario prefettizio e dal quale è scaturito l’impegno di tutti i candidati a Sindaco ad affiggere i manifesti esclusivamente negli appositi spazi, è però caduto nel vuoto ed è possibile vedere pressochè ovunque, nel territorio comunale, manifesti affissi senza alcun rispetto per la legge, per le regole minime di civiltà e per gli impegni presi con il commissario prefettizio
Il problema, ovviamente, riguarda la quasi totalità dei comuni italiani e in questi giorni è nata una campagna di sensibilizzazzione a livello nazionale dal nome “Abusivo? Non ti voto!” che potete trovare sul sito:

http://abusivonontivoto.wordpress.com/

Ricorrere alle affissioni abusive denota mancanza di rispetto per il proprio territorio e per il decoro urbano, mostra una scarsissima sensibilità per i temi ambientali.
In un periodo di difficoltà economiche come quello che il Paese attraversa, inoltre, sarebbe il caso di improntare le campagne elettorali alla massima sobrietà e quindi al minor impegno economico possibile e quindi chiedo a tutti i candidati, sia alla carica di Sindaco, sia per un posto nel consiglio comunale, di rendere pubbliche le spese elettorali di ciascuno, così come i contributi elettorali ricevuti per finanziare la campagna elettorale.