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#occupyprimarie pt. 2

 

Noi pensiamo che il matrimonio sia un istituto civile a cui ogni cittadino deve poter accedere, se lo desidera. Ne va della propria eguaglianza, del diritto alla felicità e della responsabilità che ci si assume mettendo su famiglia, fondamento di ogni comunità di persone. Per questo domandiamo una legge che consenta anche alle coppie formate da persone dello stesso sesso di contrarre matrimonio, riconoscendo loro tutti i diritti e i doveri connessi allo stato coniugale.

Crediamo che la selezione dei candidati debba ispirarsi a principi di onestà e onore così come richiesto dalla nostra Costituzione. La riforma della politica non può che cominciare da un’attenta selezione dei nostri rappresentanti. Per questo la prossima legislatura dovrà approvare una legge che vieti la candidatura di chi è stato condannato per reati gravi (con sentenza di condanna o di patteggiamento anche non definitiva, o sottoposto a misure di prevenzione). In un Paese in cui la corruzione significa danni per decine di miliardi di euro, la lotta all’illegalità è prioritaria e non è credibile se a farla non sono persone specchiate e incensurate.

 

Capire i territori

La Carta d’Intenti del PD è modificabile? Penso di si. Spero di si. E allora auspico una modifica in chiave federalista. Nel senso che spero che in ciascuna regione si potrà definire una Carta d’Intenti, come dire, locale. E allora in Sicilia, ad esempio, la candidatura di Pippo Baudo potrebbe accompagnarsi alla regolamentazione delle fuitine al posto dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. La butto là. Secondo me ‘sta roba spacca. Vinciamo sicuro. Garantito al limone.

p.s. Grazie a Francesco per l’assist

Svegliaaaaaaaaaa!!!!

Avete bisogno di un caffè doppio, per alzarvi ogni mattina? E io vi dò una Cristiana doppia. Serviti.

Prima un video sulla relazione complicata, anzi complicatissima, tra PD e gay.

Poi un post magistrale su politica e giornalismo.

E buona giornata a tutti.

 

Fischio d’inizio

Quella del matrimonio gay è “un’idea incivile”. Anzi: “una violenza della natura e sulla natura”.

Io di incivile vedo lui, Pierferdinando Casini. E tutto l’UDC. E a quelli del mio partito che ancora credono che ‘sti talebani siano dei moderati dico: questi non sono problemi di coscienza. Sono problemi politici. Perchè anche sui diritti si disegna il paese del futuro. Bersani, sono cazzi tuoi, se davvero vuoi allearti con questi. La partita è appena iniziata.

Ci crede davvero

Beh, ieri sera a Roma non è che facesse poi tanto caldo. Durante il giorno si, ma la sera c’è sempre un pò di brezzolina. L’aria rinfresca. E quindi no, non può essere stato il caldo a far dire a Rosy Bindi queste cose:

“I matrimoni omosessuali in Italia non potranno mai attuarsi”

“Con le vostre posizioni massimaliste scordatevi pure le unioni civili”

“Se non siete d’accordo, andate da un’altra parte, lasciate in pace il nostro partito”

Perchè poi uno ci prende la mano e di qui a dire:

“Con le vostre posizioni massimaliste scordatevi pure le primarie per i parlamentari e il limite dei tre mandati, se non siete d’accordo, andate da un’altra parte, lasciate in pace il nostro partito”

ci passa davvero poco.

Cose semplici e banali

Noi che stiamo qui a menarcela su matrimoni si matrimoni no, diritti dei singoli, diritti delle coppie, Costituzione, Hollande, Obama, Rosy Bindi, Scalfarotto, Concia. Democrazia, preclusione, votosivotono. È tutto dannatamente semplice. Si deve fare un accordo con l’UDC? E allora niente matrimoni tra persone dello stesso sesso. Lapalissiano. Punto. Bisogna solo vedere cos’altro proveranno a farci digerire, da qui al 2013.

Censura 2011

Siamo un paese moderno, non c’è che dire. Le nozze gay, in Italia, non si possono immaginare nemmeno nelle fiction. Ahimè, temo che non sarà scontato il contrario anche quando governeremo. Almeno finchè il PD non diverrà un partito davvero laico e deciderà di abbandonare definitivamente istinti Terzopolisti.