Che poi le donne nominate sono tutte Presidentesse (e la riduzione dello stipendio per ora riguarderà solo le presidenze), e gli AD tutti maschietti.
Per dire.
Che poi le donne nominate sono tutte Presidentesse (e la riduzione dello stipendio per ora riguarderà solo le presidenze), e gli AD tutti maschietti.
Per dire.
Mi fanno venire in mente il gioco delle tre carte.
Personalmente non difendo in alcun modo Moretti. E’ troppo facile cadere nel ridicolo quando si parla di soldi, di compensi, soprattutto in aziende pubbliche nelle quali le nomine, troppo spesso, sono legate a meriti politici più che manageriali. Dico però una cosa. Un conto sono i dipendenti dei ministeri, delle ASL, delle PA. per il resto, trovatelo voi un manager che fa l’AD di Ferrovie, di ENI, di Finmeccanica a 200.000 € all’anno. Non sto dicendo che non siano compensi equi. Dico solo: trovatelo voi.