Ecco, nella Prossima Rai uno così dovrebbe essere cacciato a calci nel culo. Con tutti i plastici appresso.
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Quello
Sempre Roberto, #quellobravo. Quello affidabile. Quello democratico. Quello interlocutore. Sempre lui.
Marmotte assassine
Non è che guardi il TG2 spesso, sia chiaro. Tantomeno la domenica ad ora pranzo. La TV era accesa, mentre la pasta bolliva. Ascolto distrattamente, passo davanti alla TV perché sta sul percorso che va dal PC, quasi perennemente acceso, alla cucina. Quindi passo di là, e mi soffermo sulle parole della conduttrice del TG. Annuncia un servizio da Parigi. Allora mi fermo. Che ne so, Sarkozy avrà da cantarne quattro alla Merkel. Hollande sarà in testa nei sondaggi per le prossime presidenziali. Il PSG avrà comprato Tevez. No. L’inviato (!) da Parigi ci racconta, con voce preoccupata, che le marmotte e i conigli mettono a repentaglio i trasporti ferroviari francesi perchè fanno le buche sotto al rilevato. Seguivano immagini dei ferrovieri francesi con doppietta sotto il braccio a caccia di terroristi. Mi è venuta in mente la dignità del giornalista. E la funzione degli inviati RAI. A Parigi per parlarci di marmotte e conigli. Mah.
I gggiovani vogliono Belen!
La RAI sta davvero a pezzi:
Nell’insensato bailamme Rai di questi giorni c’è stato un solo momento in cui è sembrato che ancora qualcuno, da qualche parte, sapesse elaborare un ragionamento e farsi venire un’idea. E’ stato quando nelle ore successive all’inopinato addio di Simona Ventura all’azienda (durissima riprendersi), mentre volavano nomi rasoterra, qualcuno ha comunicato ufficialmente che Quelli che il calcio l’avrebbe condotto Victoria Cabello. Lì, e solo lì, in parecchi hanno pensato che non fossero ancora impazziti tutti. Tempo poche ore e il direttore in carica di Raidue si premurava di comunicare che invece la scelta era sbagliatissima e che ci volevano Facchinetti e Belen, tirando fuori questioni di strategie e di pubblico giovane e anziano che sono, quantomeno, vecchie come la focaccia.
Antonio Dipollina, qui.
Mamma RAI
“…ho sempre detto che i figli appartengono alle madri…se nasce da una distrazione non è detto che poi uno debba prendersene la responsabilità”.
Dopo Ferrara, Sgarbi torna in RAI. Si punta sulla qualità.