Sono felice per le coppie omosessuali che da oggi vedranno riconosciuti un po’ dei loro diritti fin qui negati.
Sono un po’ meno felice perché comunque le coppie omosessuali non hanno i miei stessi diritti, e questa a casa mia si chiama discriminazione. Ad esempio il matrimonio per me è matrimonio, la parola ha un solo significato, e se una coppia omosessuale non può accedere a tutti i diritti (e doveri) di cui gode, con il matrimonio, una coppia eterosessuale, allora significa che siamo diversi.
Mi verrebbe da dire: se sono contenti loro, allora possiamo essere contenti tutti. Però non ci riesco, perché un diritto é un diritto, e se non é pienamente riconosciuto allora é diritto a metà.